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Casa per madri disagiate nella villa del boss, inaugurazione con Boschi e Faraone

Maria Elena Boschi

PALERMO. Una casa alloggio per le madri vittime del disagio sociale intitolata a 'Rita Atria' nasce in un bene confiscato alla mafia a San Giuseppe Jato, dove abitava il capomafia Baldassarre Di Maggio, poco distante l'abitazione di un altra famiglia mafiosa, i Brusca.

A consegnare il centro, domani alle 16.30 via Falde 32, saranno il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi e il sottosegretario alla Salute Davide Faraone, oltre al sindaco di San Giuseppe Jato, Davide Licari, e alle autorità locali.

Il bene confiscato dal 2008 è stato assegnato al Comune che, grazie a un finanziamento comunitario con il piano operativo del fondo di sviluppo regionale da 300 mila euro, ha ristrutturato la villa trasformandola in casa accoglienza. Lo stabile è composto da un piano terra, che nella futura destinazione d'uso sociale sarà adibito a stanza accoglienza/reception.

Il primo e il secondo piano ospitano le camere arredate (11 posti letto) a uso giorno e notte delle future utenti. L'ultimo piano è adibito a soggiorno, cucina e spazio comune.

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