BORGETTO. Il Comune di Borgetto, sciolto per mafia nei giorni scorsi da parte del Consiglio dei ministri, viene adesso commissariato. La sua gestione è stata affidata per 18 mesi ad una commissione straordinaria. Tre persone ne faranno parte: il viceprefetto Giuseppina Di Dio Datola, il viceprefetto Rosaria Mancuso e il funzionario economico finanziario Silvana Fascianella.
La decisione è stata presa a seguito di quanto deliberato dal Consiglio dei ministri il 2 maggio scorso, con decreto adottato dal presidente della Repubblica. L’affidamento per la gestione del Comune di Borgetto è stato disposto ai sensi dell’art. 143 del D.L.vo n.267/2000.
Il decreto statuisce che la commissione eserciti, fino all’insediamento degli organi ordinari a norma di legge, i poteri spettanti al consiglio comunale, alla giunta e al sindaco nonché ogni altro potere ed incarico connesso a queste cariche.
L’organo commissariale si era già insediato presso il Comune di Borgetto lo scorso 8 maggio, in esecuzione del provvedimento emesso ai sensi del comma 12 del citato articolo 143 dal prefetto di Palermo, Antonella De Miro.
Il Comune era stato oggetto di scioglimento ordinario e affidamento a un commissario straordinario a causa delle dimissioni rassegnate dalla quasi totalità dei consiglieri. E’ stato accertato dagli inquirenti che nel tempo sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata, che hanno esposto il Comune di Borgetto a pesanti condizionamenti.
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