PALERMO. L'assessore regionale dei Beni culturali Carlo Vermiglio, il sindaco del Comune di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo e Luisa Venuti, proprietaria del casolare dove venne ucciso Peppino Impastato nella notte tra l'8 e il 9 maggio 1978, hanno firmato un accordo per aprire al pubblico, in occasione delle giornate commemorative dell'omicidio di Peppino Impastato, un luogo simbolo della lotta contro la mafia, già dichiarato di interesse culturale.
Tra le iniziative, promosse in collaborazione con il Comune di Cinisi e la sezione palermitana dell'Associazione nazionale polizia, che garantiscono l'apertura del sito, questa mattina si tiene il presidio al casolare con Vermiglio, mentre nel pomeriggio è prevista una marcia che partirà da Radio aut, l'emittente fondata dall'esponente di Lotta Continua, per arrivare alla Casa memoria Impastato.
In serata, dopo l'inaugurazione della biblioteca comunale, in quella che è stata la casa del boss Badalamenti, verrà proiettato un filmato di Salvo Cuccia, "La memoria privata", realizzato dal Centro regionale per la catalogazione e la documentazione, che racconta la storia dell'attivista siciliano attraverso la testimonianza del fratello Giovanni.
E' stato inoltre firmato dall'assessore Vermiglio il decreto che inserisce i luoghi di Peppino Impastato (la Casa-museo Felicia e Peppino Impastato e lo stesso casolare) nell'elenco dei luoghi dell'identità e della memoria.
"E'compito di questo assessorato promuovere la cultura della legalità anche attraverso la memoria di fatti e persone che hanno contribuito con la propria vita a costruire una società libera dalla mafia. - ha detto Vermiglio - Per le giovani generazioni, presenti e future, questo luogo e la storia di Impastato rappresentano un indelebile esempio di legalità, coraggio e impegno etico".
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