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Maestro di karate convocato in tribunale, ma è morto da mesi

Tribunale di Palermo

PALERMO. Guida in stato di ebbrezza. Con questa accusa un maestro di arti marziali giapponesi è stato convocato in Tribunale come imputato, nell’aula tre del nuovo palazzo di giustizia di Palermo, il 4 luglio. Ma Toyozo Fujioka non ci potrà andare perché è morto il 19 febbraio, a 62 anni.

La decisione di processarlo risale al 28 dicembre, dunque prima della morte, scrive il Giornale di Sicilia. La convocazione dell’imputato è stata ricevuta dalla vedova, un medico palermitano.

Il legale nominato ha subito depositato il certificato di morte di Fujioka, ma difficilmente potrà essere evitato il processo, che naturalmente si aprirà e si chiuderà con la presa d’atto della vicenda legata a un’istanza di patteggiamento non andata a buon fine nel giugno 2016.

Fujioka aveva scelto dunque di farsi processare e il pubblico ministero aveva disposto la citazione diretta a giudizio. Toyozo Fujioka era maestro di karate e anche il titolare del ristorante giapponese Mikado.

Arrivato a Palermo nel 1982, aveva così preparato atleti internazionali come Filippo Sgarlata e Stefano Maniscalco, due volte campione del mondo e tre volte campione d’ Europa, ma anche elemento di punta della rappresentativa italiana di karate.

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