PALERMO. Tra le aziende ospedaliere palermitane, quella su cui si sono registrate più proteste per le modifiche dettate dalla nuova rete ospedaliera è sicuramente Villa Sofia-Cervello. L'azienda, infatti, ha subito un «declassamento»: non è più tra gli ospedali più importanti, gli «hub», ma è tra gli «spoke», cioè le strutture sanitarie di livello inferiore.
Un cambiamento che, spiegano sindacalisti e primari, si tradurrà in un dimezzamento di reparti e posti letto. E inoltre, come fanno notare tanti medici, gli spoke non possono trattare patologie come infarto o ictus. Ma dalla direzione aziendale ribattono invece che non ci sarà alcun taglio.
Il 20 aprile è stato adottato il nuovo atto aziendale che riproduce fedelmente il nuovo decreto assessoriale. Ma l'azienda si è riservata comunque, di proporre all’assessorato regionale alla Salute alcune modifiche da adottare entro maggio.
Nella documentazione allegata al decreto assessoriale sono indicati i cambiamenti rispetto alla situazione attuale.
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