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Palermo, canile vuoto per i lavori: ma resta la battaglia delle adozioni

PALERMO. Sgombro. E pronto, in anticipo sul... ritardo previsto (termine ultimo il 27, data fissata per il verbale e la materiale consegna dei lavori) per il cantiere che lo renderà rifugio sanitario, ospedaletto per cani: in menù nell’ormai ex canile di via Tiro a Segno ci saranno vaccinazioni, microchippature, sterilizzazioni, cure.

In cassa, due milioni di euro che aspettano soltanto di essere spesi, mentre il ritardo - la struttura doveva essere vuota entro il 3 aprile - sarà verosimilmente innocuo: la ditta appaltatrice non ha chiesto penali al Comune. Tutto bene al canile, sì dirà. Invece no. Nelle primissime ore del mattino il capo area Gabriele Marchese annuncia non senza gaudio l’uscita degli ultimi ospiti a quattro zampe, destinazione ex mattatoio, che dà riparo adesso a poco meno di 400 cani adulti e una quindicina di cuccioli. Ma lì è corsa contro il tempo e dato variabile: i cuccioli morti subito dopo i ritrovamenti sono tanti.

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