PALERMO. Cambiano gli orari degli aliscafi ed Ustica scoppia il caos. Proteste al molo ieri sera, con un manifestante che avrebbe impedito ad un’imbarcazione (la Fiammetta) della compagnia di navigazione Liberty Lines di ormeggiare al porto.
Con l’avvio dell’orario estivo, dall’1 aprile, l’ultima corsa da Palermo per Ustica risulta anticipata alle 13 quando fino al giorno prima era alle 16.30. Un orario che ci sarà per tutta l'estate, tranne il martedì (come avvenuto ieri, infatti), dove è prevista una corsa alle 19. Un cambio che ha fatto infuriare i residenti dell’isola.
L’aliscafo, con a bordo 22 passeggeri, aveva regolarmente raggiunto come da programma Ustica all’orario previsto (le 20.25 circa) ma non ha potuto ormeggiare a causa della protesta inscenata da diverse persone presenti sul molo. L’aliscafo, secondo quanto riferisce Liberty Lines (la società che gestisce la navigazione) ha fatto tre tentativi di ormeggio, ma non c’è stato nulla da fare.
I manifestanti, secondo quanto ricostruito, hanno più volte rilanciato in mare le cime di ormeggio che erano state precedentemente assicurate alle bitte. Così, è stato impedito l’attracco in sicurezza dell’aliscafo.
Alla fine i manifestanti hanno consentito lo sbarco soltanto ad alcune persone anziane, colte da malore e ad una mamma con il suo neonato. Non è stato possibile fare scendere a terra i restanti passeggeri e l'unità ha dovuto fare rientro nel porto di Palermo. Liberty Lines ha già segnalato alle autorità competenti le azioni violente dei manifestanti. La compagnia, da parte sua,ha assicurato che continuerà ad assicurare i collegamenti secondo le convenzioni sottoscritte ed ha assicurato assistenza ai passeggeri che sono arrivati a Palermo di notte fonda.
Le proteste al porto di Ustica dovrebbero continuare anche oggi. Nei giorni scorsi c’erano state roventi polemiche , fino ad allora verbali. I residenti di Ustica prima di tutto, che lamentavano il fatto di avere, in questo modo, pochissimo tempo a disposizione da passare nel capoluogo siciliano. Tre ore e mezzo in meno, tanto che qualcuno, una volta persa la corsa, è stato costretto a pernottare a Palermo, con un danno economico.
E c’erano state anche le vibranti proteste di istitutuzione e associazioni, come ad esempio il presidente di Federalberghi Isole Minori Christian Del Bono: “Si tratta di un fatto gravissimo che mette a rischio l’intera economia usticese – dice Del Bono -. Si intervenga immediatamente per porre rimedio a questa follia economica e sociale”.
Ettore Morace, amministratore della compagnia di navigazione Liberty Lines, ha dichiarato che “albergatori e amministratori locali hanno ragione: c’è un evidente errore di programmazione nel calendario regionale degli orari del collegamento e comprendiamo l’allarme – dice Moraca - ma è del tutto evidente che la nostra compagnia ha l’obbligo di uniformare la griglia operativa a quanto disposto dal bando di gara regionale. Che prevede quella corsa in partenza a fine mattinata. Va chiarito che non siamo noi a decidere gli orari dei collegamenti”.
RIUNIONE IN PREFETTURA. E' stata convocata in prefettura a Palermo una riunione tra Comune di Ustica, Regione e Compagnia Marittima Libertylines per trovare una soluzione alla mancanza di aliscafi e collegamenti veloci tra Ustica e Palermo.
"Al momento ci sono tre collegamenti di mattina - dice il sindaco di Ustica Attilio Licciardi - e nessuno di pomeriggio. Abbiamo chiesto di spalmare le corse durante tutta la giornata. La compagnia marittima ha risposto che non può pagare lo straordinario dei marittimi. Una situazione a dir poco paradossale. Purtroppo gli animi sono molto tesi sull'isola. Aspettiamo la primavera per mettere in moto l'economia. Questo penalizzerà tutto il mese di aprile, mandando in aria i programmi per la settimana pasquale, e fino a giugno. Una situazione intollerabile".
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