PALERMO. Cinque dei sei indagati per l'omicidio del penalista Enzo Fragalà, ucciso a bastonate vicino al suo studio il 23 febbraio del 2010, hanno presentato istanza di scarcerazione al tribunale del riesame. I giudici si sono riservati la decisione. L’unico ad aver rinunciato al riesame è stato Francesco Castronovo, arrestato con l’accusa di essere uno dei killer. Castronovo, unico anche ad aver risposto al gip negli interrogatori di garanzia, si è difeso smentendo il suo coinvolgimento nell’omicidio e sostenendo che il pentito Francesco Chiarello, suo principale accusatore, aveva motivi di risentimento nei suoi confronti perchè aveva una relazione con la moglie. Fragalà sarebbe stato ucciso perchè induceva i suoi assistiti a collaborare con gli investigatori, una linea che Cosa nostra non avrebbe «gradito». Gli assassini avrebbero avuto l'incarico di dargli una lezione che doveva servire a tutta la categoria forense. Ma l’aggressione fu tanto violenta e brutale che il penalista perse la vita.