PALERMO. Hanno scelto il rito abbreviato Giuseppe Lo Piccolo, i figli Salvatore e Nunzio, e Francesco Frisco accusati a vario titolo di omicidio e tentato omicidio nelle indagini per la morte di Roberto Frisco, nel quartiere Cruillas di Palermo, ucciso durante una rissa tra i componenti di due famiglie nello scorso settembre.
Il padre di Roberto Frisco, Giuseppe, accusato di lesioni gravissime, ha scelto il rito ordinario e il gup deciderà sul suo eventuale rinvio a giudizio il 3 febbraio prossimo.
Per la sola accusa di rissa aggravata sono già tutti a processo (la Procura ha chiesto e ottenuto il rito immediato), mentre l'indagine per l'omicidio si è chiusa successivamente. Adesso, gli avvocati Gasetano Turrisi e Alessandro Musso hanno chiesto la riunione dei processi.
Secondo quanto riferito dai Lo Piccolo (sentiti dal gip), i coltelli li avevano portati i Frisco, nell'ultima lite (tre sarebbero quelle ricostruite dagli inquirenti) che ha portato all'omicidio. Secondo Francesco Frisco, invece, il coltello l'aveva Giuseppe Lo Piccolo.
Lo sguardo che un fattorino di una pizzeria avrebbe rivolto a Francesco Frisco, fratello della vittima, sarebbe all'origine della vicenda. I due erano ex amici, Frisco non l'avrebbe presa bene e poco dopo avrebbe raggiunto il ragazzo nella pizzeria, prendendolo a pugni e colpendolo con uno sgabello.
Il fattorino avrebbe raccontato dell'aggressione a Nunzio Lo Piccolo, che avrebbe raggiunto Frisco nella sua abitazione per cercare di riappacificarli. L'uomo e il fattorino però sarebbero stati colpiti da Frisco a martellate in testa e agli arti.
Dopo l'aggressione, Lo Piccolo si è procurato un coltello da cucina e sarebbe tornato dai Frisco, assieme al padre Giuseppe e al fratello Salvatore. Francesco Frisco, intanto, non era più da solo: con lui il fratello Roberto e il padre Giuseppe. Ne sarebbe scaturita una violenta rissa, Roberto Frisco fu accoltellato a morte, feriti Nunzio Lo Piccolo e Giuseppe Frisco.
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