PALERMO. Stenta a comprendere l’attenzione dei media quando apre la porta della nuova casa. Polizia e Comune hanno preso a cuore la sua vicenda informando i Servizi Sociali. Intanto una signora palermitana che abita in una traversa di via Libertà ha deciso di accoglierla gratuitamente in una stanza del suo appartamento.
Sembra un’intervista a ruoli invertiti quella che ci concede Gabriella Sciacca. Dal mese di marzo dell’anno scorso ha letteralmente vissuto dentro l’aeroporto senza perdere serenità e speranza. «È stata un’abitazione sicura e calda, certo magari era un po’ rumorosa» dice di Punta Raisi, come ci si potrebbe lamentare di un condominio.
La giornata cominciava presto appena l’altoparlante annunciava il primo check in. «Approfittavo dei bagni appena puliti e poi subito un caffè». Da quel momento, lo scalo si trasformava in una sorta di paese dove passava a salutare le persone che l’hanno conosciuta. Perché di Gabriella erano molti a sapere.
«Qualcuno mi regalava la spesa, altri mi tenevano compagnia, per alcune ragazze sono stata un’amica più grande con cui confidarsi. Non ho mai avuto un fastidio – ricorda - dovevo solo stare attenta a non lasciare le mie borse in giro nel caso scattasse un allarme bomba. Le borse sono quelle in cui c’è tutto il necessario per coprirsi in ogni stagione e una vita raccolta in due album di fotografie».
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