Palermo

Lunedì 25 Novembre 2024

Ksm, nuovi controlli nelle sedi di Palermo e Caltanissetta

Rosario Basile

PALERMO. Nuove perquisizioni nelle sedi di Palermo e Caltanissetta della Ksm. I carabinieri sono alla ricerca di altri documenti e di file che potrebbero essere contenuti nei pc della azienda il cui ex presidente, Rosario Basile, è indagato per minacce e falso. Le forze dell'ordine, coordinate dal pm Siro De Flammineis, stanno cercando ulteriori prove contro Basile e gli altri indagati. Nell'ultimo interrogatorio, dopo la nuova accusa di aver falsificato alcuni tabulati telefonici presentati nel processo per il licenziamento di due dipendenti (tra i quali anche l'ex amante), Basile aveva ammesso che il figlio avuto dall'ex impiegata della Ksm è suo. Basile finì sotto inchiesta a settembre. Ad accusarlo è stata proprio la madre del bimbo secondo cui l'uomo d'affari palermitano avrebbe organizzato un piano fatto di minacce, ritorsioni e violenza privata prima per evitare che il bimbo venisse al mondo e poi per non riconoscere il bimbo nato dalla loro relazione sentimentale. Per quanto riguarda la seconda accusa, quella di aver falsificato alcuni documenti depositati nel processo per il licenziamento della donna e di un suo collega, Basile - difeso dagli avvocati Nino Caleca, Roberto Mangano, Antonio Ingroia e Francesca Russo - aveva spiegato: "Sono totalmente estraneo a questa storia. Non ho falsificato nessun tabulato". Secondo l'ex presidente della Ksm questa operazione sarebbe stata fatta a sua insaputa. Intanto, il Gip ha sciolto la riserva sulla questione di incompetenza funzionale del Tribunale di Palermo sollevata dagli avvocati perché "il reato compiuto dagli indagati durante la causa di lavoro prevede o la correità del giudice o l'induzione in errore del giudice del lavoro sulla base della documentazione falsa". In ogni caso - secondo i legali - la competenza sarebbe di Caltanissetta, ma il giudice ha rigettato l'istanza. L'eventuale processo si svolgerà quindi a Palermo.

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