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Traffico di droga tra Campania e Sicilia, tre arresti a Palermo

PALERMO. Scoperta una banda che trafficava droga tra Campania e Sicilia. Sono tre le misure cautelari, emesse dall’Ufficio Gip di Palermo, su richiesta della locale Dda ed eseguite dal personale della squadra mobile di Palermo con la collaborazione della polizia di Napoli e di Terracina (LT). Si tratta dei napoletani Domenico Capuozzo, di 54 anni, Maurizio Ruffo, di 50 anni, e di una donna T. S. di Terracina (Lt), di 48 anni. Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’attività investigativa è durata un anno ed è stata contraddistinta da ingenti sequestri. Il primo nel giugno 2013 quando sono stati sequestrati 39 chili hashish, trasportati a Palermo da un caporal maggiore dell’esercito, il quale, approfittando della sua veste sperava di poter eludere i controlli di polizia, trasportando con il proprio mezzo la droga.

Il secondo nel settembre 2013 quando sono stati trovati i e sequestrati a Palermo 2,5 chili di cocaina nascosti da Ruffo all’interno della sua autovettura. In quella data il 50enne è stato arrestato in flagranza di reato. In diversi viaggi l’uomo è stato accompagnato da T. S. insospettabile figura femminile, residente a Latina, per dare l’impressione di una coppia in viaggio di piacere in Sicilia.Nello stesso tempo, la donna fungeva da prestanome per l’intestazione delle autovetture per trasportare la droga.
Alla fine dell’ottobre del 2013, sono stati inviati da Napoli altri 3,5 chili di cocaina. In questa occasione il trasporto è stato fatto da un uomo alla guida della sua autovettura insieme a due donne, nel tentativo di passare inosservato ai controlli. Anche in quella circostanza, i poliziotti hanno intercettato i corrieri e la cocaina, che avrebbe fruttato all’organizzazione criminale oltre 600mila euro.
Dalle indagini è emerso che a capo dell’organizzazione nel versante napoletano c’era stato Domenico Capuozzo, uomo nelle grazie dei clan camorristici, che è stato capace di approvvigionare il mercato palermitano con più forniture, malgrado i sequestri subiti nel corso dei mesi.

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