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Indagato per violenza sessuale, il tunisino: "Lei era consenziente"

PALERMO. Era scattato l'allarme la scorsa settimana alla stazione centrale. Una ragazza aveva raccontato alla polizia di essere stata violentata da un tunisino, mentre non era cosciente.

Però la versione dello straniero, che abita in uno dei vagoni non utilizzati alla stazione di Palermo, è completamente diversa e racconta di un rapporto consenziente, in una relazione che è andata avanti per un paio di giorni. Davanti al giudice per le indagini preliminari Nicola Aiello, l'indagato ha negato ogni accusa e ha indicato tre testimoni che potrebbero smentire la ricostruzione degli investigatori. Il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere, ma saranno i testimoni a chiarire la vicenda.

Secondo il tunisino, tutto sarebbe cominciato martedì quando la ragazza, dopo aver litigato con il fidanzato, avrebbe cercato un posto dove dormire. Il tunisino le avrebbe offerto la sua "casa" e lì ci sarebbe stato un rapporto sessuale tra i due che avrebbero poi passato assieme anche il giorno dopo, andando in un'enoteca, una trattoria e passando anche da un meccanico (i titolari degli esercizi commerciali saranno chiamati a verificare la versione dell'indagato).

Poi, il giovedì, la ragazza avrebbe incrociato l'ex, mentre passeggiava con il tunisino per la stazione e l'indagato sarebbe stato poi aggredito per due volte. E' stato durante la seconda rissa che il tunisino è stato arrestato. La donna ha infatti deciso di denunciarlo per violenza.

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