PALERMO. Mentre i commercianti sono sul piede di guerra per la nuova Ztl, l'assessore alla Mobilità Giusto Catania spiega a Ditelo a Rgs che il nuovo piano contro l'inquinamento ha un solo fine: quello di salvaguardare la salute dei cittadini.
"La nostra proposta ha la necessità di ridurre la presenza di veicoli in centro - ha sottolineato l'assessore ai microfoni di Ditelo a Rgs - perchè siamo davanti ad un fenomeno gravoso di inquinamento dovuto soprattutto alla presenza di automobili. Il dato è inequivocabile: Palermo è inquinata e noi dobbiamo intervenire per salvaguardare la salute dei nostri cittadini".
Un piano che limiterà sempre di più il numero di auto in centro e che - secondo Confcommercio - "causerà conseguenza negative sulle attività commerciali che ricadono all'interno del perimetro". "Questa chiusura - ha spiegato Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo - non viene assolutamente incontro alle esigenze dei commercianti palermitani, una categoria che ha già pagato a caro prezzo la crisi che viviamo da tempo".
«Da quello che si evince dalla proposta dell'amministrazione comunale - prosegue Di Dio - sarà impossibile per decine di migliaia di cittadini transitare nella Ztl, pertanto verranno privilegiati soltanto i grandi centri commerciali che si trovano nelle periferie e fuori città. I consumatori preferiranno
spostarsi nei centri commerciali piuttosto che andare a fare shopping in centro città dovendo pagare il pass giornaliero di 5 euro. Palermo diventerà un caso unico in Europa per rapporto tra città ed estensione della Ztl».
«Ci auguriamo - conclude Di Dio - che le sentenze dei giudici, tra l'altro in linea con le nostre proposte, possano essere tenute in considerazione per i provvedimenti da adottare».
Intanto, molti si chiedono come possa il Comune analizzare l'aria in centro città se non vi è la presenza di centraline. "Palermo ha delle centraline che esaminano la qualità dell'aria su tutta la città - ha aggiunto Catania -. Inoltre, noi abbiamo attuato un monitoraggio - attraverso un'applicazione del nostro software - di rilevamento dei flussi veicolari. Così siamo in grado di studiare le emissioni inquinanti per ogni singola strada in città. Palermo, lo ribadisco, è inquinata. Lo dimostra l'Arpa e i suoi dati".
Ma perchè penalizzare solo le auto private? E non anche gli altri mezzi? "Non vogliamo penalizzare nessuno - ha sottolineato Catania -. Le scelte dell'amministrazione non hanno questo obiettivo. Vogliamo solo migliorare la vivibilità in città, la vita dei palermitani. Vogliamo migliorare la qualità dell'aria. Se i cittadini capiranno questo, sicuramente sarà più facile dialogare con tutti".
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