PALERMO. Il Comune presenta il piano contro l' inquinamento atmosferico e acustico e, dati alla mano, proclama lo stato di allerta: Palermo è inquinata, le Ztl servono subito (partiranno a settembre con o senza telecamere di video sorveglianza), ma si agirà su più fronti, aree verdi, piste ciclabili, nuove isole pedonali, più mezzi pubblici e un coordinamento tecnico trasversale sulla mobilità sostenibile.
Nei giorni decisivi per la definizione delle controverse Ztl, con Giunta e Consiglio che negoziano su deroghe e concessioni, in vista del confronto in aula di lunedì pomeriggio, l' amministrazione Orlando fa il punto sulla salute dell' aria a Palermo, sulle misure già adottate e sugli interventi da portare a termine. Il piano anti inquinamento nasce da uno studio condotto a maggio, a scuole ancora aperte, sulle strade della città: non più, o meglio non solo, le vecchie centraline Rap, ma un software che ha permesso di calcolare la presenza dei vari agenti inquinanti in relazione al flusso dei veicoli, evidenziando anche il rapporto tra circolazione stradale, inquinamento e conformazione topografica della città.
Ma il computer non ha fatto tutto da solo: 39 punti sono stati «presidiati», nell'ora di punta compresa tra le 7.30 e le 8.30, sempre di mercoledì, da tecnici muniti di carta e penna, che hanno contato uno ad uno i veicoli e trasmesso i dati per l' elaborazione finale.
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