PALERMO. Migliaia di palermitani sono scesi in strada per l'omaggio in grande stile alla Santuzza. Un'edizione questa, la 392esima, ancora una volta densa di luci, colori ed eventi collaterali.
Sacro e profano si sono dati appuntamento come ogni anno per celebrare la "santuzza". "Palermo è Rosalia" è il titolo dello spettacolo di Lollo Franco che ha fatto ripercorrere la storia della fanciulla Rosalia - dal nome "Rosa Lilia", rosa e gigli, fiori regali simbolo di purezza - vissuta alla corte dei Normanni e poi eremita per scelta.
Lungo le ali di folla, uno spettacolo tra terra e cielo, con coreografie sospese, danzatori acrobati, ballerini in scena ed effetti multimediali. Forte il richiamo alla tradizione popolare, nel rispetto del tema indicato dall'amministrazione comunale: "Il centenario di Giuseppe Pitré e l'itinerario arabo-normanno Patrimonio Unesco dell'umanità".
A rappresentare in scena la vita di Santa Rosalia è stata l'attrice Lorena Cacciatore, a narrarne la storia Lando Buzzanca, mentre Nicola Franco ha interpretato il saponaio Vincenzo Bonello che, secondo la leggenda salì sul Monte Pellegrino per suicidarsi, disperato per la perdita della moglie malata di peste, ma fu fermato da una visione della santa che chiese di portare in processione le proprie spoglie per liberare Palermo flagellata dall'epidemia.
A simboleggiare il trionfo del bene sul male è il maestoso carro costellato di rose e specchi antichizzati, ispirato a quello del Pitrè, sormontato da una statua della santa, e con su un ensemble di ottoni di maestri del Conservatorio Vincenzo Bellini e sei persone di diverse nazionalità. Un segno di apertura all'altro, nell'Isola che accoglie i migranti, come voluto da monsignor Corrado Lorefice, che oggi al Palazzo Arcivescovile di Palermo ha ricevuto i rappresentanti delle altre comunità religiose.
Quattro le tradizionali fermate del carro trionfale con la statua della Santuzza: Cattedrale, Quattro canti, (con il sindaco che secondo tradizione grida "Viva Palermo, viva santa Rosalia") Piazza Marina, Porta Felice, e altrettanti momenti di spettacolo: angeli volanti e danza verticale, a rappresentare l'ascesa al cielo della santuzza, la tentazione dei diavoli, l'arrivo della peste e la vittoria finale. Tanti a scattare con i cellulari e condividere sui social le foto del corteo, alcune pubblicate sulla pagina Facebook ufficiale del Festino, "Palermo è Rosalia". Poi, l'ultimo saluto della città alla sua patrona, prima che il Carro varchi i due piloni per arrivare al Foro Italico per i tradizionali giochi d'artificio. Tantissimi palloncini luminosi sono stati distribuiti al pubblico per poi essere lasciati liberi di salire al cielo al grido corale di "Viva Santa Rosalia, viva".
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