PALERMO. Monte Pellegrino non smette di bruciare. Il vasto incendio che da due giorni divora ettari di vegetazione non smette si alimentarsi. Sotto le ceneri covano focolai che con il vento riprendono vita e generano nuovi roghi, anche se òle temperature sono notevolmente abbassate. I vigili hanno difficoltà ad accedere in alcune zone dove non ci sono strade e le autopompe non possono arrivare e per il momento sono in azione due squadre. Ad aiutare nello spegnimento anche i mezzi del corpo forestale. I canadair attualmente non possono alzarsi in volo. I vigili urbani hanno chiuso le vie d’accesso al monte sia via Bonanno che via Monte Ercta. Neanche i tecnici hanno potuto avere accesso alle antenne radio televisive per controllare la situazione degli impianti.
Anche in provincia di Palermo i vigili lavorano per un incendio sterpaglie nella zona di Sciara nella zona della strada statale 113. Fino a stamattina secondo una prima stima dei danni a Monte Pellegrino sono andati in fumo almeno 600 ettari di boschi e macchia Mediterranea ed è bruciato più del 60% di tutto il monte. La parte del monte più devastata è quella sopra i quartieri dell’Arenella e dell’Addaura, dove ancora ci sono focolai accesi. L’incendio inizialmente era partito due giorni fa dalla zona di via Bonanno e poi per i forti venti di scirocco è divampato il fuoco bruciando boschi e macchia Mediterranea.
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