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A Monte Pellegrino devastati 600 ettari
Boschi rasi al suolo e animali in fuga

Monte Pellegrino foto inviata da Gabriella Di Gaetano

PALERMO. Monte Pellegrino il simbolo di Palermo è stato letteralmente devastato dal fuoco. Seri i rischi di caduta massi nella zona dell’Addaura e del cimitero dei Rotoli. Gravi danni anche all’ecosistema e la biodiversità delle piante e della fauna della riserva. Sono andati in fumo almeno 600 ettari di boschi e macchia Mediterranea ed è bruciato più del 60% di tutto il monte.

Questi primi dati forniti dal responsabile dei rangers per la sicurezza, che attualmente fa le funzioni di direttore della Riserva Naturale di Monte Pellegrino, Giovanni Provinzano. I vigili del fuoco stanno ancora controllando la presenza di focolai che possono far riprendere le fiamme. L’incendio è partito dalla zona di via Bonanno e da sud è stato spinto dai venti di scirocco. Sulle cause del rogo sta indagando la Forestale e si teme che possa essere di origine dolosa.

Il problema più grande è attualmente la messa in sicurezza delle strade. Proprio in via Bonanno ci sono alberi caduti sulla sede stradale e massi che si sono staccati dal monte. E’ stato chiesto l’intervento della Rap per mettere in sicurezza la zona. “Ma anche nei prossimi giorni si dovrà lavorare per gli alberi nelle vicinanze della strada, perché c’è il rischio che il vento li faccia volare sulla sede stradale”, spiega Provinzano. E’ stata danneggiata anche una panineria vicino al santuario di Santa Rosalia, che è stato lambito dalle fiamme ma è stato risparmiato.

Rischio di caduta massi nella zona sopra l’Addaura e quella sopra il cimitero dei Rotoli. Il Comune e la Protezione civile stanno effettuando dei rilievi in queste ore per capire l’entità del pericolo.

L’ecosistema dei Monte Pellegrino ha subito gravi danni. Tantissimi alberi come pini e cipressi sono andati a fuoco e non c’è speranza che ricrescano né che possano essere ripiantati prima di 5 anni secondo la legge. Mentre la macchia Mediterranea potrà ricresce insieme agli eucaliptus. Gli animali si sono rifugiati nelle zone che non hanno preso fuoco, ma questo era il periodo della riproduzione per molte specie che ormai sarà del tutto inibito.

Danni anche nella zona delle antenne. Ieri gli operai dell’Enel hanno messo in sicurezza dei cavi che erano stati bruciati, così gli operatori delle emittenti radio e tv potranno controllare nelle prossime ore in sicurezza la zona. Danni anche ai pali della luce del piazzale Santa Rosalia. Anche qui è stata allertata l’Amg che dovrà sostituire tutto quello che è stato bruciato dalle fiamme.

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