PALERMO. Urlano "Palermo chiama Italia", lanciano palloncini tricolore, mostrano cartelloni colorati e ballano sulle note dei "cento passi" dei Modena City Ramblers. Sono studenti, scout e volontari di decine di associazioni che hanno aperto il corteo partito dall'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo in occasione del 24/mo anniversario della strage di Capaci e che come ogni anno si riunirà con l'altro corteo di cittadini che si è avviato da via D'Amelio.
Luogo dell'incontro è l'albero Falcone, davanti l'abitazione in via Notarbartolo del magistrato ucciso lungo l'autostrada per Capaci insieme alla moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Lungo le strade che costeggiano il corteo vengono srotolati lenzuoli bianchi e bandiere tricolore in segno di adesione alla manifestazione.
Sul palco in via Notarbartolo, dopo l'intervento delle autorità, si esibiranno artisti come Lorenzo Fragola, Giò Sada & Bss, Davide Shorty e Roberto Lipari. Poi il momento solenne del silenzio, all'ora esatta della strage, le 17.58.
Un altro corteo è partito da via D'Amelio, luogo delle strage in cui il 19 luglio 1992 persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, un corteo con almeno duemila studenti provenienti da ogni parte di Italia per le commemorazioni in ricordo di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, uccisi insieme alla loro scorta dalla mafia nella strage di Capaci del 23 maggio di 24 anni fa.
Al passaggio degli studenti, da decine di balconi in via Autonomia siciliana, i residenti hanno srotolato decine di lenzuola bianche e bandiere tricolore. I ragazzi hanno in mano palloncini colorati e cappellini gialli, striscioni e bandiere di Libera e sono diretti in via Notarbartolo.
In piazza ci sono anche i trenta piccoli musicisti dell'Orchestra sinfonica Falcone e Borsellino, della fondazione 'La città invisibile' di Catania, che hanno eseguito l'inno di Mameli e il brano popolare venezuelano "Suonare e lottare". Al corteo sta partecipando anche una delegazione di studenti di tre istituti romani: Valente, Gandhi e Ambrosoli. La dirigente scolastica Rosamaria Laurecella spiega che i ragazzi romani sono stati invitati da Rita Borsellino e dal Miur, perché quest'anno si sono distinti per un lavoro sui temi della legalità, dell'immigrazione e dell'inclusione sociale.
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