PALERMO. Tre uomini, ricercati dal settembre 2015, sono stati individuati dalla polizia di Palermo. I tre, due italiani ed un rumeno, sono risultati a vario titolo e con diversi ruoli, inseriti nella vasta associazione colpita, lo scorso settembre, nell’ambito dell’operazione “Free Money”.
In carcere è finito Sorin Boltasiu 45 anni, residente a Roma. Mentre sono stati sottoposti alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria Carmine Ametrano, 28 anni e Giancarlo Gregoli, 35 anni.
L’indagine, iniziata oltre due anni fa è stata condotta dalla Squadra Mobile di Palermo diretta da Rodolfo Ruperti e dal Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni “Sicilia Occidentale”, diretto dal dottor Macrì. L’operazione ha permesso di individuare e sgominare un’organizzazione criminale, con profili nazionali ed internazionali, il cui unico obiettivo era il procacciamento di ingenti somme di denaro – oltre 2 milioni di euro quelli documentati - attraverso l’utilizzo fraudolento dei sistemi di pagamento elettronici.
L’organizzazione era capace, grazie alla conoscenza di sofisticati tecnicismi informatici, di utilizzare carte di credito clonate da hacker russi ad ignari cittadini europei ed americani e di far confluire fiumi di denaro in conti correnti bancari palermitani. L’ingegnoso e fraudolento meccanismo consisteva nell’apertura, da parte di compiacenti prestanome, di esercizi commerciali “fantasma”, muniti di POS, attraverso i quali venivano fatti convergere su conti correnti palermitani, creati ad hoc, cifre di denaro provenienti dall’utilizzo di carte di credito clonate, diffuse sul mercato on line. Secondo gli investigatori i codici delle carte di credito venivano reperiti ricorrendo ad un vero e proprio «mercato clandestino» on-line.
Caricamento commenti
Commenta la notizia