PALERMO. C' è baruffa ai piani alti di Palazzo delle Aquile. I pagellini ai dirigenti a cura del nucleo di valutazione continuano a tenere banco. Molti esponenti della burocrazia non hanno condiviso i giudizi espressi che pongono la maggior parte di loro in mezzo alla classifica. Molto lontani dalle lusinghiere valutazioni degli anni passati. E, così, una valanga di ricorsi sta arrivando sulla scrivania del «nucleo» di quattro «giudici» presieduto dall'ex segretario generale Carmelo Pecoraro.
Anche i sindacati sono al lavoro nel tentativo di smussare gli angoli e giungere a una soluzione pacifica della vertenza. Anche perché, a punteggio basso corrispondono basse indennità di risultato e basso premio di produttività.
Su 70 «posizioni» controllate, solo una manciata ottiene un livello di giudizio che si avvicina al massimo.
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