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Sesso con cane a Palermo, il giudice: "Incapace di intendere e volere"

PALERMO. La tesi del dottore Maurizio Marguglio non ha convinto il gup Lorenzo Matassa che ha dichiarato incapace di intendere e volere, al momento del reato, l'uomo che l'anno scorso ha fatto sesso con un cane che si trovava in una villetta, in pieno giorno in via Liguria a Palermo.

La perizia psichiatrica, disposta dal giudice, diceva esattamente il contrario. L'imputato, denunciato dopo essere stato sorpreso con il cane, è un clochard cinquantenne palermitano accusato di atti osceni in luogo pubblico. Allo psichiatra l'uomo ha confermato di aver fatto sesso con il cane dicendo inoltre che non si trattava della prima volta.

La mente dell'uomo (anche se gli è stata diagnosticata una schizofrenia), secondo il perito del giudice, era lucida e integra quando commise il fatto. Egli stesso ha confessato di nutrire da tempo un amore per i cani che andava oltre le normali coccole, anche se avrebbe preferito andare con le donne, ma la sua condizione di indigenza non glielo consentiva. Avendolo ascoltato per due volte in aula, il giudice si è però fatto un’altra idea. Adesso l’imputato dovrà trascorrere due anni in una struttura residenziale sanitaria, dopo potrà essere curato.

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