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Esposto anonimo in procura: barbiere abusivo al comando dei vigili

Il comandante: "Nessuna sala da barba". Il sindaco Orlando ha chiesto una relazione

PALERMO. Un esposto anonimo arrivato in procura, con tanto di foto, ha segnalato la presenza di un barbiere abusivo nel comando dei vigili urbani di Palermo. Per anni un artigiano abusivo entrava nel comando, superava i controlli del corpo di guardia e saliva all'ottavo piano dove c'è la zona off limits, quella della sala radio; nel bagno, esposto un cartello con gli orari e il numero del cellulare per gli appuntamenti, tagliava i capelli e faceva la barba ai vigili urbani.

"Non c'è nessuna attività commerciale abusiva - dice il comandante dei vigili Vincenzo Messina - Io sono stato all'ottavo piano e non ho trovato nessuna sala da barba. C'è un bagno. Adesso ho chiesto relazioni di servizio per capire com'è possibile che qualcuno si sia imbucato al comando passando i controlli del corpo di guardia. Può essere che questo è un tentativo di delegittimare il tanto lavoro svolto in questi ultimi anni con un aumento di controlli e multe. Può essere che ci vogliano ridicolizzare e screditare".

Per i sindacati quanto denunciato nell'esposto va approfondito: "Stupisce che ogni volta che succede qualcosa il vertice non sappia alcunché - dice Nicola Scaglione segretario provinciale del sindacato Csa -, il comandante pare sia sempre estraneo a tutto quello che succede in caserma. Sapevamo che dieci anni fa c'era una sala barba. Adesso vogliamo sapere chi ha disposto l'eliminazione della sala barba e chi ha deciso di dare accesso al barbiere. Faccio a tutti i colleghi, a cominciare da quelli in servizio al corpo di guardia che sanno qualcosa sulla vicenda, di rendere noto tutto agli organi competenti".

Il sindaco Leoluca Orlando ha chiesto una relazione al comando dei vigili urbani.

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