PALERMO. C’erano molti uomini che entravano e uscivano dall’appartamento in via Lincoln 176. E anche diverse donne, tutte cinesi, sempre in tiro: tacchi a spillo, minigonne, trucco pesante. Su internet si parlava di massaggi e relax, ma quando la polizia è entrata nel 2013 ha trovato una diversa atmosfera. Questa mattina Lijuan Tang, cinese di 49 anni, che avrebbe gestito l'attività è stata condannata dalla seconda sezione del Tribunale di Palermo a un anno e sei mesi pena sospesa per favoreggiamento della prostituzione. Il pm Carlo Lenzi ne aveva chiesti tre.
A insospettire gli inquirenti era stato tutto quel viavai di gente. Segnali inequivocabili per i residenti e i negozianti di via Lincoln, che da tempo sospettavano qualcosa. Po la soffiata e l’operazione della polizia che trovò quattro donne cinesi, una delle quali nel bel mezzo di un rapporto sessuale con un cliente palermitano. Cinquanta euro a prestazione, ma gli "sconti" non erano rari.
"Entrava e usciva gente in continuazione, specialmente dopo le 20 - raccontò un residente dello stabile di fronte - . La situazione in via Lincoln è già complicata per noi che ci viviamo: abbiamo le prostitute sotto casa, i loro incontri coi clienti avvengono vicino ai palazzi e sentiamo la nostra sicurezza a rischio in seguito a un'escalation di furti e rapine irrefrenabile".
L’appartamento Tang Lijuan l’aveva preso in affitto da un anziano che viveva in casa di riposo e a cui era stato assegnato anche un tutore legale. L’abitazione fu sequestrata e furono trovati dagli agenti anche soldi in contanti, frutto dell'attività di prostituzione, un pc portatile e numerosi preservativi.
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