PALERMO. Svolta nelle indagini del duplice omicidio di Falsomiele, dove furono uccisi Vincenzo Bontà, 45 anni, e Giuseppe Vela, 53 anni. Secondo la perizia balistica eseguita dai tecnici della Polizia scientifica di Palermo, emergerebbe che i bossoli usati per uccidere le vittime sarebbero compatibili con una delle armi rinvenute nell'abitazione dei coniugi finiti in carcere per il duplice delitto, Carlo Gregoli e Adele Velardo. La coppia, come appurato dalle indagini, erano appassionati di armi e nelle loro casa di via Falsomiele ne sarebbero state trovate parecchie.
I due non hanno mai confessato il delitto, negando con forza ogni possibile accusa, ma per gli uomini della squadra mobile questa sarebbe un ulteriore conferma nel grave quadro indiziario contro i due coniugi.
Nell'appartamento della coppia sono stati sequestrati molti reperti, tra cui guanti e scarpe per rilevare eventuali tracce di polvere da sparo, e nella vettura di Gregoli e Velardo sarebbero stati trovato dei guanti e delle tracce di sangue. Non si conosce ancora il movente: anche la pista della lite per un allaccio abusivo d'acqua sarebbe stata scartata dalla polizia.
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