PALERMO. È indagato anche il colonnello della Dia Rosolino Nasca: rivelazione di segreti delle indagini è il reato che gli viene contestato dalla Procura di Caltanissetta, nell’ambito della vicenda della gestione, da parte della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, dei beni sequestrati e confiscati.
Nasca era stato citato più volte nelle informative della Guardia di Finanza, che corredano gli atti nisseni: ora, con l’avviso di proroga delle indagini, è stata formalizzata la sua iscrizione nel registro, senza specificazione sui fatti a lui addebitati.
Nelle carte si parlava di Nasca con riferimento alla nota dei Servizi segreti che, nel 2013, aveva messo in allarme circa la sicurezza dell’oggi ex presidente della sezione nel mirino degli inquirenti, Silvana Saguto, e del procuratore di Agrigento, Renato Di Natale: secondo la ricostruzione di chi indaga, la notizia sarebbe stata divulgata anche col contributo di Nasca, come se si fosse trattato però di un fatto attuale, riferito all’anno scorso e non a un paio di anni prima.
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