PALERMO. Dopo il sequestro dell'intera banchina Vittorio Veneto del porto di Palermo, compresa la tensostruttura, l'Autorità portuale di Palermo ha deciso di fare "alcune precisazioni in merito". "A seguito del provvedimento di sequestro del molo sud, è stata effettuata una indagine subacquea - prosegue - per verificare le condizioni del muro di sponda della banchina ed è stato dato incarico a un tecnico di verificare le condizioni statiche.
Le indagini hanno evidenziato la presenza di 'ingrottature' nel primo e nell'ultimo tratto di banchina, e hanno confermato l'integrità del tratto nel quale è stato effettuato un intervento di ripristino a febbraio del 2012". La perizia "ha confermato - aggiunge l'Autorità - l'assenza di cedimenti del muro di sponda, e dunque la possibilità di ormeggiare unità navali. In relazione alla situazione riscontrata, è stato programmato un intervento di ripristino della banchina analogo a quello attuato nel 2012, il relativo progetto è in avanzata fase di redazione e sarà ultimato nella prima decade del mese prossimo".
Inoltre, l'Autorità Portuale, a scopo precauzionale, ha disposto indagini subacquee anche al Molo Vittorio Veneto nord, dove sono emerse alcune criticità costituite da "ingrottature" all'originario muro di sponda e soprattutto alla base del pilone di sostegno. Per questi problemi sono stati eseguiti dei lavori urgenti ultimati la settimana scorsa. Sono in corso i lavori di progettazione degli interventi da effettuare nella prima parte del molo.
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