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Carabiniere palermitano ucciso a Carrara, il ricordo degli amici: "Per noi era il gigante buono"

Dolore in piazza Europa dove abitava da giovane e a Ventimiglia di Sicilia dove trascorreva le vacanze estive

PALERMO. Lo chiamavano il «gigante buono». Antonio Taibi, il carabiniere ucciso a Carrara, era originario di Palermo. Aveva 47 anni e da piccolo giocava a pallone nella zona di piazza Europa e che frequentava la parrocchia Nostra Signora delle Nazioni in Sant’Eugenio Papa. In tanti lo conoscevano e sono rimasti sotto choc ieri quando hanno appreso la notizia della sua morte, come si legge sul Giornale di Sicilia in edicola.

Le vacanze estive spesso le trascorreva a Ventimiglia di Sicilia, paese della provincia, dove è nata la madre Maria Portuese. Lo ricorda anche il sindaco Antonio Rini: "Antonio Taibi in paese tutti lo ricordano come il 'gigante buono'. La nostra comunità è molto colpita da questa tragedia e proclamerò il lutto cittadino".

Tra i messaggi di cordoglio anche quello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, inviato al comandante generale dell'Arma dei carabinieri Tullio Del Sette: "Nell'apprendere con profonda tristezza la notizia della tragica morte del Maresciallo UPS Antonio Taibi, desidero esprimere a lei, Signor Comandante Generale ed all'Arma dei Carabinieri la mia solidale vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari del militare le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio".

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