PALERMO. Il tribunale del Riesame di Palermo ha annullato il provvedimento con cui il gip aveva scarcerato Issa Okrema Ahmad, siriano, accusato di essere uno degli scafisti del barcone all'interno del quale, ad agosto, morirono, soffocate nella stiva, 52 persone.
Era stato arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina aggravata e concorso in omicidio. Ma la decisione dei giudici è arrivata quando l'immigrato, dopo la liberazione, aveva fatto perdere le proprie tracce. Rimesso in libertà dal gip, Ahmad infatti è irreperibile.
Nel provvedimento - seguito all'appello del pm Gery Ferrara - il tribunale non risparmia pesanti critiche al gip che aveva ritenuto inutilizzabili, nella fase cautelare, le dichiarazioni del teste principale dell'accusa, sostenendo anche che questi si sarebbe sottratto alla deposizione in dibattimento. I giudici sostengono inoltre che sia basato su mere congetture il giudizio di inattendibilità del teste formulato dal gip.
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