PALERMO. Gli arrestati della seconda trance dell'operazione "Golden Circus", della squadra mobile di Palermo, con la quale è stata sgominata un'organizzazione dedita all'immigrazione clandestina sono Guglielmo Allemano, che sarebbe uno stretto collaboratore dei vertici dell'associazione, nonchè uno degli ideatori del sistema che consentiva di regolarizzare in modo illecito gli immigrati clandestini.
Salvatore D'Antona, commercialista di Trapani, avrebbe collaborato con l'associazione in qualità di consulente contabile, quale titolare dell'omonimo studio, interessandosi a creare, in provincia di Trapani, ulteriori ragioni commerciali di alcune delle imprese circensi coinvolte.
Gaetano Pappalardo, commercialista a Salerno, sarebbe organico all'associazione in quanto avrebbe prestato la propria attività professionale quale intermediario in favore dei vertici.
Anna Maria Cristina Mantione, dipendente dell'assessorato regionale alla Famiglia pur non essendo inserita nell'associazione, risulterebbe responsabile del reato di favoreggiamento reale, per la sua collaborazione con Vito Gambino altro dipendente arrestato nella prima operazione del 10 novembre.
Giuseppe Bivona titolare di una struttura ricettiva di Agrigento, avrebbe collaborato attivamente con l'associazione, permettendo a diversi impresari circensi di eleggere la sede legale presso la sua attività commerciale. Sono destinatari di misure anche Mohammed Sajedul Islam, Mohammed Bilal, Prem Singh, già sottoposti a fermo ed ora colpiti da provvedimento di custodia cautelare in carcere: Enis Franchetti, Alberto Vassallo, Yesenia Mantarro, Marco Contino, Davide Canestrelli, Jagvinder Singh, invece, già in precedenza indagati ed ora sottoposti agli arresti domiciliari. Il nome dell'operazione spiegano dalla questura è di fantasia e nulla a che fare con l'omonimo "Festival internazionale di Roma Capitale - Golden Circus".
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