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Policlinico, finiti i lavori ad Oncologia dopo il crollo: stanze riaperte

Una delle stanze subito dopo il crollo

PALERMO. Stop ai disagi per i pazienti che si sottopongono alla chemioterapia nell'Unità operativa di Oncologia medica del Policlinico «Paolo Giaccone». I lavori per la sistemazione dell'intonaco e di parte del controsoffitto, venuti giù esattamente un mese fa, sono stati completati.

Già da domani sarà riaperta la sala che era stata dichiarata inagibile e a disposizione dei pazienti ci saranno più letti e poltrone. «Ce l'abbiamo fatta - commenta Luigi Aprea, direttore sanitario dell'azienda ospedaliera universitaria -. Siamo stati nei tempi preannunciati dieci giorni fa. La chemioterapia è un servizio molto importante, avevamo un obbligo nei confronti dei nostri pazienti».

Il crollo è avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 ottobre scorso, a causa di un violento nubifragio che ha colpito la città. Inizialmente, era stato annunciato che i danni sarebbero stati riparati nel giro di un paio di settimane, ma così non è stato: la ditta che doveva eseguire i lavori attendeva il materiale per aggiustare il controsoffitto. Un problema insomma indipendente dall'ospedale.

 

La chiusura di una delle tre stanze in cui si effettuano le terapie ha creato non pochi disagi. Innanzitutto, la riduzione delle postazioni. Prima del crollo, i letti disponibili erano 8, collocati proprio nell'ambulatorio interessato dal crollo. A causa della chiusura della sala, per un mese è stato possibile usarne soltanto due, cosa che ha comportato qualche fastidio soprattutto ai pazienti più deboli, che non sono in grado di ricevere la terapia stando in poltrona. Queste ultime sono 12.

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