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Arresti di mafia a Bagheria, Addiopizzo: “Anche la crisi economica spinge a denunciare”

ROMA. "Dal 2013 sono molti i commercianti e gli imprenditori che hanno denunciato la piaga del pizzo. E questo grazie al lavoro di forze dell'ordine e magistrati ma anche all'opera di sensibilizzazione operata sul territorio". Lo ha detto a Voci del Mattino, Radio1 Rai, Daniele Marannano, dell'Associazione Addiopizzo, commentando l'operazione antimafia di ieri a Bagheria. "Addiopizzo e Libero futuro - ha spiegato Marannano - sono due associazioni che hanno dato pieno sostegno a chi voleva liberarsi dal giogo del pizzo in territori molto difficili, come Bagheria, Altavilla Milicia, Santa Flavia, che hanno subìto negli anni profonde infiltrazioni da Cosa Nostra. Dal 2013 si sono susseguite le operazioni Argo, Reset e quella di ieri, ed è stata fondamentale per imprenditori e commercianti la consapevolezza che, ove avessero denunciato, non sarebbero stati lasciati soli. Ha dato loro forza e coraggio anche in territori così duri".

E ancora: "E poi c'è il fattore della crisi economica, che indubbiamente quasi costringe gli operatori commerciali a denunciare, perché non possono materialmente far fronte neppure al più piccolo dei balzelli illeciti. Il concatenarsi di tutti questi fattori è stato decisivo per abbattere il muro dell'omertà, in aree complesse come quelle del palermitano, e consentire a 36 imprenditori di ribellarsi. Il mio auspicio - ha concluso Marannano - è che altri accrescano la rete di chi decide di opporsi al racket. Ora mi aspetto un impegno da parte dei cittadini, dei consumatori, che aiutino con i loro acquisti i commercianti che denunciano".

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