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Ingeriscono della mandragora, madre e figlia in prognosi riservata

"Siamo stati in contatto con il centro antiveleni di Pavia - dice il primario della Rianimazione Emanuele Scarpulla - La figlia ha reagito bene alla terapia, mentre la madre necessita di altri trattamenti e deve essere ancora assistita nella ventilazione"

PALERMO. Sono ancora in prognosi riservata madre e figlia di 64 e 44 anni ricoverate in rianimazione all'ospedale Ingrassia a Palermo dopo aver ingerito mandragora scambiata per borragine. Alle due donne è stato somministrato l'antidoto.

"Siamo stati in contatto con il centro antiveleni di Pavia - dice il primario della Rianimazione Emanuele Scarpulla - La figlia ha reagito bene alla terapia, mentre la madre necessita di altri trattamenti e deve essere ancora assistita nella ventilazione. Le condizioni delle due donne restano ancora serie e la prognosi è riservata. Se tutto procede come in queste ultime ore e non subentrano ulteriori fattori le due donne dovrebbero salvarsi".

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