PALERMO. Ci sono interi uffici coinvolti nell'inchiesta antiassenteismo al comando dei vigili urbani di via Dogali a Palermo.
Ma non sono coinvolti tutti i componenti delle sezioni che lavoravano lì. Si parla della inchiesta che vede coinvolti 84 agenti della polizia municipale del comando di via Dogali a Palermo e dipendenti del Coime, il Coordinamento interventi di manutenzione edile del Comune. Tutti finiti nella indagine «antiassenteismo» della procura di Palermo. Sono invece 420 le posizioni dei vigili urbani che dovranno essere vagliate dalla procura.
Un gran numero beneficiato delle cortesie di operai del Coime e degli agenti di polizia municipale per potersi assentare dal luogo di lavoro e fare altro. Gli investigatori grazie ai filmati delle videocamere piazzate sopra i badge da fine dicembre 2012 al gennaio 2013 hanno notato che c'erano gruppi di dipendenti che si aiutavano fra loro nel timbrare i cartellini di ingresso.
Tra gli uffici dove il fenomeno era più diffuso ci sono quello agli accertamenti e ricerche, l'ufficio coordinamento generale e direzioni per obiettivi e l'ufficio protocollo generale. In appena 45 giorni circa c'era chi tra gli impiegati chi aveva eseguito 131 timbrature a favore di altri colleghi e 26 in proprio favore.
Un vero recordman delle strisciate. Sono 25 le posizioni tra le centinaia di quelle passate al setaccio dall'inchiesta coordinata dai pm Daniela Varone e Francesco Del Bene quelle "più censurabili", come scrivono gli investigatori.
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