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Palermo, coltivava una piantagione di marijuana: in manette un 39enne

La piantagione era dotata di tutto il necessario: lampade alogene con relativi reattori, impianto di condizionamento, strumentazione per il monitoraggio della temperatura interna, ventilatori, pannelli riflettenti, prodotti chimici per la coltivazione e fertilizzanti

PALERMO. I carabinieri hanno scoperto una piantagione indoor a Palermo. In manette è finito Antonino Savasta di 39 anni. I militari lo hanno fermato in via Di Stefano ad un posto di blocco. Era senza assicurazione e senza patente. Nel corso della perquisizione sulla Citroen C3 sono state trovate nel cofano parti di foglie essiccate. In una casa disabitata a Ciaculli è stata trovata la piantagione di canapa indiana costituita da 35 piante alte 1 metro e 80 centimetri e 25 chili di marijuana già essiccata e pronta per lo spaccio.
La piantagione era dotata di tutto il necessario: lampade alogene con relativi reattori, impianto di condizionamento, strumentazione per il monitoraggio della temperatura interna, ventilatori, pannelli riflettenti, prodotti chimici per la coltivazione e fertilizzanti. Per non lasciare niente al caso, su di un calendario erano indicate le settimane di crescita e le innaffiature delle piante, così da gestire al meglio “la coltivazione”.
I Carabinieri hanno rinvenuto tutto il necessario per il confezionamento della sostanza stupefacente: bilancini di precisione, buste e contenitori vari. A seguito di ulteriori accertamenti, è stato inoltre accertato che sia l’abitazione dove viveva che i locali adibiti a piantagione indoor, erano stati allacciati abusivamente alla rete elettrica pubblica. Savasta si trova in carcere ai Pagliarelli.

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