CARINI. Sono arrivati con i bidoni e le bottiglie di plastica per portare a casa quell’acqua che credono miracolosa. A centinaia hanno raggiunto la via Angelo Morello, nelle campagne di Carini, lunedì sera, per vedere coi propri occhi quel luogo in cui don Alessandro Minutella avrebbe trovato l’acqua su indicazione precisa della Madonna.
Il buio, il vento caldo, la statua di Maria illuminata hanno accolto i fedeli di sempre e i curiosi del momento al centro di spiritualità Piccola Nazareth, per una lunghissima recita del Rosario e la distribuzione dell’acqua promessa, anche senza la presenza di don Alessandro, che dal luogo delle polemiche stavolta è rimasto lontano. La sfida ai vertici della Chiesa l’hanno sostenuta i laici che seguono il parroco di Romagnolo; da un paio di mesi è lui a sostenere di avere contatti diretti con la Madonna, San Michele, San Raffaele e altri angeli, che parlerebbero attraverso di lui a tutta la gente.
L’arcivescovo di Monreale ha già bollato come falsità le «locuzioni interiori» del sacerdote e come «strumentale l’invenzione dell’acqua miracolosa». Il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, non si è ancora pronunciato. I suoi fedelissimi, però, credono in lui. «Non chiedetemi se è potabile, è un atto di fede. L’acqua non finisce, state tranquilli» si affanna a ripetere Santo Di Gati, un notaio che segue da sette anni le sorti di Piccola Nazareth. Ma le sue parole si disperdono nel vento. La gente ha sete di miracoli, si accalca, riempie i bidoni. Il devozionismo è forte.
«Un po’ di fanatismo ci può essere, ma va convertito» rassicura con un sorriso don Alessandro, poco prima di celebrare la messa del suo ritorno in parrocchia. Il giorno è particolare: ieri era la solennità dell’Addolorata, ma anche l’anniversario dell’omicidio di don Pino Puglisi, che della chiesa di San Giovanni Bosco a Romagnolo è stato parrocchiano sin da bambino. Don Minutella è contento di rivedere la sua comunità, dopo un periodo di pellegrinaggio a Medjugorje e di sosta a Roma, compreso il suo intervento su Raiuno. «Vado avanti» dice.
DAL GIORNALE DI SICILIA DEL 16 SETTEMBRE 2015
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