PALERMO. Non c'è ancora il nulla osta della Procura di Roma per il trasferimento a Palermo della salma di Giovanni Lo Porto, cooperante palermitano rimasto ucciso in un raid americano al confine tra Pakistan ed Afghanistan, nel gennaio scorso, e per celebrare dunque le esequie. Sembrerebbe escluso che i funerali laici di Lo Porto possano essere officiati in settimana, contrariamente a quanto emerso la scorsa settimana, quando le spoglie del cooperante sono rientrate in Italia per essere restituite alla famiglia, che ha sempre rivendicato il diritto a riavere il corpo di Giovanni insieme a una tomba su cui piangerlo. Per celebrare i funerali laici, che si svolgeranno in uno spazio pubblico a Palermo, il comune si farà carico delle spese per il trasferimento della salma da Roma. L'amministrazione, poi, con un'ordinanza speciale, autorizzerà la sepoltura di Lo Porto nel cimitero dei Rotoli.