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Nuova incursione nell'archivio Irsap a Palermo, indagano i carabinieri

Il presidente dell'Irsap, Alfonso Cicero

PALERMO. Una nuova intrusione è avvenuta  nella sede dell'ex Consorzio Asi di Palermo che si trova nel  centro direzionale Irsap a Brancaccio; qualcuno si è introdotto  nei locali che contengono l'archivio di tutti gli atti,  documenti, strumenti e supporti informatici dell'ex Consorzio  Asi di Palermo dove una porta interna degli uffici è stata  forzata mentre la porta d'ingresso è stata lasciata aperta. Sul  posto si sono recati i carabinieri per un sopralluogo alla  presenza del presidente dell'Irsap, Alfonso Cicero e di Gaetano  Collura, nuovo dirigente responsabile dell'Irsap Palermo.

 È il secondo episodio che avviene nel giro di poche  settimane nella sede dell'Irsap a Brancaccio. È del 31 luglio  scorso un'incursione avvenuta giorni prima, sempre nei locali  degli archivi con la scomparsa di un grosso involucro. I locali dell'archivio apparivano in totale disordine, con  decine di armadi aperti e centinaia di faldoni con atti e  documenti sparsi per terra. In quell'occasione la  videosorveglianza è riuscita a registrare le immagini.

Mesi  addietro, qualcuno dopo aver arrestato il sistema di  videosorveglianza, aveva perpetrato un altro raid, questa volta  nella segreteria del presidente Irsap, Alfonso Cicero,  trafugando copiosa documentazione relativa a diverse denunce ed  esposti presentati all'autorità giudiziaria contro colletti  bianchi e imprese in odore di mafia.

 È di poche settimane fa il provvedimento con cui Cicero ha  rimosso il dirigente dell'ufficio Irsap di Palermo, per  vent'anni direttore generale dell'Asi, trasferendolo in  posizione di subordine ad altro ufficio periferico della  Sicilia.  La sede dell'Irsap di Palermo, dal 2013, anno di insediamento  di Cicero, che da diversi anni sotto scorta per le denunce  contro i sistemi mafiosi e per gravi atti intimidatori ricevuti,  è stata teatro di diversi episodi di minacce e intimidazioni,  tra cui feci lasciate nei locali della presidenza, più di un  raid vandalico e minacce da parte di diversi soggetti avvenute  personalmente nei confronti di Cicero.  Episodi, questi, tutti denunciati all'autorità giudiziaria dal  presidente dell'Irsap.

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