PALERMO. Dieci domande ai candidati al rettorato Vito Ferro e Fabrizio Micari. E si scopre che vanno quasi in tandem: la ricerca scientifica al primo posto, «è fondamentale per la sopravvivenza dell'Ateneo» dice Micari, e in sintonia con Ferro programma un gruppo di lavoro amministrativo a sostegno burocratico dei docenti ricercatori.
Due ingegneri che giovedì si presenteranno all'elettorato per la guida di Palazzo Steri nei prossimi sei anni, al posto dell’uscente Roberto Lagalla: l'ex prorettore vicario Vito Ferro e l'ex presidente della Scuola politecnica Fabrizio Micari.
Ferro è un docente di Ingegneria idraulica con una notevole pratica amministrativa di coordinamento anche nel ruolo ricoperto di prorettore e sottolinea il valore della sua esperienza maturata al vertice di Palazzo Steri. Fabrizio Micari considera il «fare squadra» un metodo vincente, il suo Ateneo è «un motore di sviluppo culturale e socioeconomico del territorio».
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