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Dopo la confisca a Palermo riapre il Bingo «Las Vegas» - Video

L’imprenditore Forello pagherà allo Stato un canone per il locale, confiscato al clan di Nino Rotolo. Una quarantina i probabili posti di lavoro

PALERMO. I tempi dello Stato croupier per fortuna sono finiti. Adesso la Sala Bingo di viale Regione Siciliana sequestrata al clan di Nino Rotolo sarà gestita da un professionista del settore che pagherà un canone allo Stato.

È ufficiale, nella sede dei Monopoli di Stato è stato firmato il trasferimento della licenza dalla «Las Vegas Bingo srl» alla «Solfin» di Lorenzo Forello che già amministra un’altra sala in città (la «Big Bingo» di via Bernardino Molinari, nella zona di via Galilei) e poi a Torino ed opera in questo campo da decenni. Iscritto ad Addiopizzo, ha rilevato il ramo d’azienda della società un tempo controllata da uno dei più potenti boss di Cosa nostra.



Ma una volta sequestrata, la Sala Bingo ha passato tempi molto difficili, finendo per diventare una sorta di simbolo in negativo della gestione dei beni strappati ai mafiosi. Soffocata dai debiti e con un costo del personale elevatissimo e decisamente fuori mercato, l’attività era stata dichiarata fallita nell’aprile del 2014 e il vecchio amministratore aveva rassegnato le dimissioni.

I giudici della sezione misure di prevenzione hanno nominato al suo posto un altro professionista che nel giro di un anno è riuscito a cambiare la situazione. Lo scorso aprile è stato affittato il ramo d’azienda a Forello e adesso è stato risolto anche l’ultimo intoppo burocratico.

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