PALERMO. Santa Rosalia vola su Palermo. Una reliquia della Santuzza - insieme ad una di san Luigi Orione - ha sorvolato sulla città con un elicottero della Guardia di Finanza. Un modo originale per festeggiare il 390esimo anniversario della prima processione a Palermo con le reliquie di Santa Rosalia, patrona del capoluogo siciliano.
Secondo quanto narrato, durante il passaggio delle sue ossa e al momento preciso del canto del “Te Deum laudamus” ci fu il “blocco della peste”. Questo avvenne nel 1625, periodo funesto per la città colpita da questa epidemia. Da allora, iniziarono le guarigioni pubbliche degli appestati.
Il volo è partito dall’aeroporto di Boccadifalco, per poi arrivare al Piazzale del Belvedere sul Montepellegrino. Si è poi proseguito in macchina fino al Santuario.
La Santuzza altro non era che Rosalia Sinibaldi. Nacque a Palermo intorno al 1128. Secondo quanto tramandato dalla tradizione, mentre il conte Ruggero osservava il tramonto con sua moglie, la contessa Elvira, una figura gli apparve dicendogli: «Ruggero io ti annuncio che, per volere di Dio, nascerà nella casa di Sinibaldo, tuo congiunto, una rosa senza spine». Ecco che - quando nacque - alla bambina fu dato il nome di Rosalia.
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