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Crisi Amat, le linee degli autobus saranno ridotte della metà: da 90 si passerà a 50

La Regione taglierà di due milioni i trasferimenti. E così, l’obiettivo dell’azienda del trasporto pubblico scende da 24 a 14 milioni di chilometri all’anno. Di cui undici su gomma e tre su rotaia (tram)

PALERMO. I tragitti saranno tagliati della metà. L’azienda di trasporti urbani non riesce più a reggere l’attuale carico di percorsi se non a costo di un servizio scadente e velleitario. E così, mentre il nuovo contratto di servizio dell’Amat, atteso da anni, è entrato nelle forche caudine della ragioneria per le verifiche economico-finanziarie, il Consiglio di amministrazione con i tecnici della mobilità stanno ridisegnando il piano delle linee.

E, ci potete giurare, scatenerà non poche polemiche non appena si conoscerà fin nei minimi dettagli. Perché una cosa è certa: c’è la crisi e bisogna «ottimizzare», parola più morbida ma che nel linguaggio politico equivale a tagliare. La riforma delle linee e dei percorsi prevede uno sfoltimento pesantissimo delle linee: da 90 a 50. Il che significa che molte zone non saranno più servite, oppure saranno «toccate» dai bus a intervalli orari molto più ampi rispetto a oggi. Pare, ad esempio, che la corsa sino a Baida sarà soppressa e ultima fermata sarà a Boccadifalco.

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