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Incidenti, muore 19enne di Trappeto dopo 5 mesi di coma

Il giovane fu protagonista la sera dello scorso 23 dicembre di un grave incidente stradale lungo la strada statale 113, tra Villagrazia di Carini e Cinisi

TRAPPETO. Una vita stroncata sul nascere. Dopo cinque mesi di agonia trascorsi su un letto di ospedale è morto Mirko Ganci, 19 anni, residente a Trappeto in via Zeta 3/a al civico 4. Il giovane fu protagonista la sera dello scorso 23 dicembre di un grave incidente stradale lungo la strada statale 113, tra Villagrazia di Carini e Cinisi.

Poco dopo le 21 era alla guida della sua Citroen Xara e da lì a poco avrebbe dovuto incontrare la fidanzata Monica per uscire insieme. Ma pochi chilometri prima di raggiungere la meta qualcosa è andato storto. Per cause che gli inquirenti non sono riusciti a chiarire del tutto, l’auto su cui viaggiava il ragazzo è sbandata urtando violentemente prima su un marciapiede e, dopo un testacoda, sul guardrail della corsia opposta. L’impatto ha scaraventato Mirko Ganci, che quanto pare non indossava la cintura di sicurezza, contro il finestrino del lato passeggero procurandogli un grave trauma cranico. L’esame dell’alcoltest è stato negativo. Le indagini hanno escluso anche il fatto che il giovane stesse parlando al telefonino. A dare l’allarme ai carabinieri della Compagnia di Carini sono stati alcuni automobilisti che transitava lungo quel tratto di arteria caratterizzata da numerose curve. Sul posto è arrivata un’ambulanza del 118. Il personale medico si è subito reso conto della gravità dell’incidente. Subito trasportato all’ospedale Villa Sofia di Palermo, è stato sottoposto ai necessari accertamenti e il giorno di Natale ad un delicato intervento chirurgico.

Da quel momento i giorni di Mirko Ganci sono stati vissuti in stato di coma, alternato soltanto da rari momenti di coscienza. Piccoli movimenti della mano e della testa, qualche sorriso appena accennato avevano fatto sperare ad una possibile, seppur lenta, ripresa. Per circa un mese e mezzo è stato anche ricoverato all’ospedale Giglio di Cefalù per un tentativo di riabilitazione. Poi lo stato clinico si è nuovamente aggravato rendendosi necessario un nuovo trasferimento all’ospedale Villa Sofia. Vano ogni tentativo dei medici per strapparlo alla morte. Il suo cuore si è fermato intorno alle tre e mezzo di ieri notte. Così come i sogni di un giovane buono, sempre sorridente ed amico di tutti, che quest’anno avrebbe dovuto sostenere l’esame di Stato all’istituto tecnico industriale ad indirizzo informativo “Vittorio Alfieri” di Palermo. La vita, però, lo ha sottoposto ad un esame ancor più impegnativo, che Mirko non è riuscito a sostenere. I funerali si svolgeranno alle 15 ad Alia, paese natio del padre Angelo, al Santuario Maria Santissima delle Grazie.

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