PALERMO. Ha trascorso la notte nella camera di sicurezza della questura, Pietro Sclafani, il commerciante palermitano che, ieri, ha travolto ed ucciso Tania Valguarnera, giovane dipendente di un call-center che stava andando a lavoro. In tarda mattinata è arrivato in tribunale per il processo per direttissima. È accusato di omicidio colposo, resistenza a pubblico ufficiale e omissione di soccorso. Sarebbe risultato positivo al test sull'uso di droga. Ma il punto è tutto da chiarire perché, ha spiegato il legale, "le analisi delle urine e quelle del sangue sono in contrasto tra loro. Le prime sono negative, le seconde positive". Il giudice monocratico Vascellaro deve convalidare l'arresto. Il legale dell'indagato, Ninni Reina, dovrà decidere il rito da scegliere. L'uomo è fuggito dopo l'incidente ed è stato arrestato dalla polizia. In serata sono stati completati gli esami tossicologici ed è stato accertato che Sclafani aveva assunto una dose notevole di stupefacenti. Secondo indiscrezioni, l'uomo, al momento dell'incidente, stava anche parlando al telefono. Nel 2014 gli era stata già ritirata la patente per eccesso di velocità, il documento gli era stato poi riconsegnato, ma avendo "collezionato" ben trenta contravvenzioni per guida troppo veloce, era stato avviato un nuovo iter di sospensione della patente.