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Delitto dello Zen, scarcerato uno degli indagati per l'omicidio Mazzè

Per l’accusa faceva parte del commando che il 29 marzo ha pure tentato di uccidere Moceo. Ma le prove non sarebbero schiaccianti come per Chianchiano

PALERMO. Il Tribunale del Riesame ha deciso la scarcerazione di Stefano Biondo, 53 anni, precedenti per droga e detenzione di armi. Biondo era stato arrestato nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Franco Mazzè, il pregiudicato per mafia assassinato domenica 29 marzo allo Zen.
Il Tribunale del Riesame - presidente Maria Teresa Gamberini - ha accolto ieri il ricorso del legale di Biondo, l’avvocato Raffaele Bonsignore.

Il legale aveva fondato il ricorso sulla mancanza dei gravi indizi di colpevolezza a carico di Biondo, arrestato dopo Fabio Chianchiano - che ne ha sempre smentito un ruolo nel delitto - ma contro il quale c’erano secondo l’accusa numerosi e convergenti elementi per indicarlo come uno degli autori del delitto.

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