PALERMO. I carabinieri del Nas di Palermo, nel corso di un controllo ad un laboratorio di analisi cliniche di Palermo, convenzionato con il Servizio Sanitario Regionale, hanno accertato che per gli esami diagnostici venivano utilizzati reagenti scaduti di validità che determinavano risultati errati. I militari hanno sequestrato reagenti per un valore di circa 25 mila euro e denunciato il direttore tecnico del laboratorio ed il legale responsabile per frode in pubblica fornitura. Gli accertamenti inoltre hanno portato alla sospensione dell'attività del laboratorio disposta dalla autorità sanitaria provinciale. I laboratori clinici finiti nelle indagini dei carabinieri del Nas sono: «Analisi cliniche
Leonardo da Vinci», in via Leonardo da Vinci a Palermo, «La Ricerca Clinica», in corso Italia a Carini, e il «Consorzio Triscele scarl», in via Genova, a Partinico.
L'uso di reagenti scaduti è un fenomeno che si sta diffondendo negli ultimi tempi. Soltanto nella provincia di Palermo di recente sono stati scoperti dagli ispettori del Nas altri due casi analoghi: uno a Carini e un altro a Partinico che hanno portato alla segnalazione all'autorità Giudiziaria di cinque persone, tra legali responsabili di laboratorio e direttori tecnici, con il sequestro di reagenti per un valore complessivo di circa 15 mila euro. Anche per queste ultime strutture è stata avviata la procedura di revoca dell'accreditamento con il Servizio Sanitario Regionale e di sospensione dell'attività. L'utilizzo di reagenti scaduti nei laboratori di analisi cliniche compromette, di fatto, gli standard qualitativi delle analisi effettuate, rendendo inattendibili i risultati, con possibili gravi conseguenze sullo stato clinico dei pazienti nonchè con danno economico per il servizio sanitario regionale per diverse migliaia di euro.
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