PALERMO. È tregua, finalmente. Al termine di una riunione che ieri è andata avanti per nove ore e dopo un’interminabile settimana in cui la città è stata messa in ginocchio da assemblee e raccolta a singhiozzo, la Rap e le sigle sindacali hanno trovato un accordo. Mettendo, di fatto, un punto alla vertenza che ha infuocato gli animi di molti, compreso quello del primo cittadino Leoluca Orlando. Tanti i punti all’ordine del giorno di cui si è discusso in due tavoli separati: quello - più scottante - del presidente Sergio Marino con Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel, Ugl e Filas; e un secondo con il vicepresidente di Rap, Maria Concetta Orlando, e i rappresentanti di Alba, Fesica Consal e Usb. Questioni spinose che avevano dato il via alla procedura di raffreddamento tra l’azienda e le parti sociali. Ma che adesso, però, sembrano un brutto ricordo. Bruttissimo soprattutto per i cittadini costretti a fronteggiare cumuli di rifiuti abbandonati in ogni dove, tra incendi di cassonetti e condizioni igieniche non proprio salutari. Leggi la versione integrale e le altre notizie in edicola o sul giornale digitale CLICCA QUI