PALERMO. Una delibera, novantanove emendamenti (di cui due della discordia) e una notte lunghissima che lascia presagire non poche discussioni nella prossima seduta di consiglio comunale. Subito dopo i giorni di Pasqua. Al centro della bagarre politica che, nella notte tra mercoledì e giovedì, ha animato Sala delle Lapidi ci sono, naturalmente, le pedonalizzazioni. Per l’esattezza, la proposta di delibera spinta dall’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, che vorrebbe chiudere al traffico veicolare nuove «microaree»: le piazzette della Canna, Monteleone, Giuseppina Lanza e Borgese; ma anche via San Nicolò all’Albergheria, nel tratto compreso tra via Porta di Castro e via Albergheria, e via Principe di Belmonte nell’area che va da via Principe di Scordia a via Francesco Crispi. Una delibera che adesso, però, l’amministratore vorrebbe ritirare (e in questo caso c’è già chi è pronto a farla diventare proposta di iniziativa consiliare), ma che - secondo quanto previsto dalla legge - il presidente dell’Aula, Totò Orlando, non può rimandare agli uffici, se non su consenso proprio del consiglio. Quello che sta succedendo è presto detto. E, di fatto, va ben oltre la possibile pedonalizzazione delle microaree.
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