PALERMO. Da quindici anni facevano parte dell’arredo di quel luogo simbolo che è la chiesa di San Gaetano a Brancaccio. Non c’era giovane appassionato di footing o anziano intento a fare due passi sull’ampio marciapiedi che precede la biforcazione tra le vie San Ciro e Conte Federico, che non si fermasse per un segno della croce o una preghiera mattutina. Presenze silenziose e rassicuranti, a cui in molti nel quartiere erano affezionati. Il passato è d’obbligo, perché da ieri mattina il Crocifisso accanto al portone della chiesa e la stampa della Madonna nell’edicola accanto alla facciata sono spariti. Qualcuno deve averli rubati nella notte tra lunedì e martedì, in un orario compreso tra l’1,30 e le 6,30, secondo quanto hanno ricostruito i residenti, che ieri mattina presto si sono accorti del furto e hanno avvertito il parroco, don Maurizio Francoforte. Si tratta di oggetti non certo di valore, ma che appartengono alla chiesa di padre Puglisi, alla comunità che continua a camminare sulla strada tracciata dal sacerdote ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993 e oggi beato.
«Chi li ha presi? E, soprattutto, perché? A chi davano fastidio? Cosa ci hanno voluto dire con questo gesto?». Se lo domanda attonito, ma sereno, don Maurizio, che ieri mattina ha presentato denuncia del furto alla vicina stazione dei carabinieri.
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