PALERMO. Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo, su disposizione del Tribunale, ha sequestrato beni per un milione di euro a Giuseppe Arduino, 44 anni, arrestato per mafia ed estorsione. Tra i beni vi sono 4 fabbricati e un terreno, 2 autoveicoli e conti correnti. Secondo il dispositivo del Tribunale ''la condotta intimidatoria e la conseguente pericolosità sociale del proposto consisteva nel manifestare ai titolari delle attività commerciali la propria appartenenza all'organizzazione mafiosa Cosa Nostra, richiedendo loro somme di denaro, anche per il sostentamento delle famiglie dei detenuti; a tali pretese si univano, altresì, danneggiamenti di attività produttive e pestaggi ai danni dei soggetti che si rifiutavano di pagare''. Arduino è stato coinvolto nell'operazione "Araba Fenice" condotta dalla Squadra Mobile di Palermo nel novembre 2011, nella quale gli è stato contestato di aver cooperato nell'attività estorsiva con Cesare Lupo e Antonino Sacco, mafiosi di Brancaccio.